Für ihr Werk verwendeten die Filmemacher Dorota Kobiela und Hugh Welchman über 120 verschiedene Gemälde des impressionistischen niederländischen Malers als Grundlage und Inspiration. Die Handlung ihres Animationsfilms entlehnten sie den 800 konservierten Briefen, die von dem Künstler im Laufe seines Lebens an Menschen in seinem Umfeld geschrieben worden waren und in denen er wichtige Ereignisse bis hin zu seinem dramatischen Tod verarbeitete. «Loving Vincent» entstand Frame für Frame als Ölgemälde auf einer Leinwand. Auf die gleiche Art und Weise, wie zu seiner Zeit der Maler Vincent Van Gogh selbst seine Bilder erschaffen hatte. Damit ist «Loving Vincent» der erste Animationsfilm in Spielfilmlänge, der mithilfe dieser Technik erzählt wird. Die Firma BreakThru Productions erfand dafür die sogenannten PAWs (Painting Animation Work Stations), besondere Arbeitsplätze, an denen 30 Maler per Hand 56’800 Frames in Van Goghs Stil malten, um dem über 80-minütigen Film Bewegung und Leben einzuhauchen.
In «Loving Vincent» erforschen Vincent Van Goghs Bilder das Leben und den kontroversen Tod ihres Schöpfers. Die Gemälde und ihre Figuren (wie z. B. der Bootsmann, gesprochen von Aidan Turner) erzählen die Geschichte des Künstlers – und so offenbart sich in Interviews mit dem Maler nahe stehenden Charakteren wie Margaret Gachet (Saoirse Ronan), Adeline Ravoux (Eleanor Tomlinson), Louise Chevalier (Helen McCrory), Armand Roulin (Douglas Booth), Dr. Gachet (Jerome Flynn) und dem Postboten Roulin (Chris O’Dowd) das ganze Schicksal des Mannes, der mit seiner Kunst einst zur Ikone werden sollte. Vincent Van Gogh starb mit 37 Jahren nach einer Schussverletzung, die er sich selbst zugefügt haben soll. Schon zuvor hatte seine Gesundheit immer wieder unter Schüben seiner geistigen Krankheit gelitten.
Loving Vincent Trailer #1 (2017) | Movieclips Indie
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